Sacco nasce nel 1968, negli anni della rivolta culturale, ed incarna lo spirito dell’anticonformismo nella sua forma che non esiste, è mutevole ed ironica. Rifiuta le imposizioni delle forme rigide, è stato disegnato dai giovani architetti Gatti, Paolini e Teodoro per esprimere la creatività e la libertà che regnava nell’innovazione dell’arredamento domestico di quegli anni. Cinquanta anni dopo, in un’ epoca come la nostra di sostenibilità ambientale, Zanotta crea la nuova versione “Sacco goes Green” con i principi dell’economia circolare ed il rispetto dell’ambiente per il raggiungimento dell’obbiettivo “zero emissioni”. Al posto delle palline in polistirolo espanso, abbiamo ora microsfere di una bioplastica ottenuta dalla canna da zucchero quindi biodegradabile e compostabile; l’involucro invece, che era in tessuto o pelle, è in filo di nylon rigenerato ricavato dalle reti da pesca raccolte dai fondali marini, scarti di tessuto. Da oggetto cult del design moderno è diventato una delle massime espressioni del design italiano, ricevendo una segnalazione al decimo Compasso d’Oro e nel 1972 viene esposto al MOMA di NY e in tanti altri importanti musei come quello di Parigi, Praga, Berlino, Milano e Denver. Anche la poltrona Sacco di Zanotta fa parte dei prodotti esposti nel nostro showroom di Viale Certosa 21 a Milano.